الخميس، 29 فبراير 2024


*** Roby. ***

النادي الملكي للأدب والسلام 

** Roby. ***

 🦋 Barbara Di Sacco ©️ 

*** Roby. ***

Nella prima età scolare

noi bambini, giocavamo 

sui marciapiedi o nei campetti

lungo strada, tutti i pomeriggi.

Della classe 64' eravamo molti

quindi sotto il nostro palazzo

giocava un discreto gruppetto.

Marcello era un mio compagno 

di scuola, un bimbo carino 

dai colori chiari, occhi grigi

capelli mossi e lunghi

con il viso, pieno di lentiggini.

Era il terzo dei fratelli

il secondo era Roberto

più grande di almeno otto anni.

Corporatura robusta, biondo

un simpatico ragazzotto solare

vispo, vivace e scherzoso

anche nei confronti 

della sua sindrome di Down

vissuta serenamente.

Molto protettivo nei confronti

del fratello, più piccolo e gracilino.

Voleva esser chiamato Roby

e a dire il vero, si atteggiava

come un boy americano

dato il modo di vestire

con camice colorate

jeans e scarpe da ginnastica

davvero un bel tipo.

Noi tutti mocciosi 

decidemmo

meglio dire accettammo

che lui fosse il capo

il nostro angelo custode

visto che il vicinato

si era diviso in bande rivali di quartiere

maschi e femmine

tutti assieme.

Eravamo i più spavaldi

guardati a vista dall' angelo protettore.

Sotto la sua ala c' era Cristiano

poiché aveva la sorellina 

con un lieve ritardo.

Al bar sotto casa

trascorreva le proprie ore

il povero Staccioli

un giovane, convinto poverino

di essere Celentano, il cantante.

Sembra che fosse impazzito

dopo la morte di suo padre.

Naturalmente noi bulletti stronzetti

ci divertivamo a farlo arrabbiare

negandogli di essere Celentano.

Una volta si alterò tanto da rincorrerci

urlando di avere un coltello.

Corremmo dietro a Roby

giù sotto nei garages.

Zitti zitti ci nascondemmo nei box

e il poveretto tornò dove si era seduto.

Il colmo è che al bar, nessuno 

si era curato della cosa

presi tutti, gli ometti

dall' ammirare la signora che lo gestiva.

Di notte lei arrotondava il lunario

portandosi a letto qualcuno dei suoi

clienti balocchi.

Roby ci accompagnò nei giochi

sino alla  nostra prima media.

Era più grande ed aveva comprato

una moto da strada che era la sua 

nuova passione.

Avevo circa quindici anni

quando mia madre mi disse

che spingendo la moto fuori dal garage

sulla ripida salita, a Roby venne un malore

una complicazione della sua sindrome

gli aveva fermato il cuore.

Rammento che sua madre

gli regalò la tomba più grande e bella

con la scultura a lui dedicata.

Noi tutti, i suoi piccoli amici

stavolta, fummo onorati 

di accompagnare, noi stessi

il nostro angelo Roby.

   🦋 Barbara Di Sacco ©️ 2024

documentation: Waffaa Badarneh 



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